Puglia: Furbetti dei vaccini. Cosa rischiano?
Sono quasi giunte al capolinea le indagini svolte, quasi in parallelo, tanto dalla Procura di Bari guidati dal PM Pisani, tanto dal Nirs ( Nucleo Ispettivo Regionale della Sanità) capitanati dall’avv. Antonio La Scala, sui “furbetti dei vaccini”.
Le indagini, hanno constatato non solo che ci sono stati dei furbetti, sia medici che “pazienti”, ma anche degli scenari piuttosto curiosi.
Infatti alcune categorie di persone, quali ad esempio liberi professionisti, pur non rientrando nelle priorità hanno ricevuto comunque il vaccino; oppure gente che si improvvisava “caregiver” (per dirla in italiano badanti), solo al fine di ottenere la somministrazione del farmaco.
Sul fronte dei “somministratori”, ovvero i medici, si sono scoperti alcuni “appunti” particolari, ovvero dei nominativi di persone che avrebbero dovuto ricoprire il ruolo della “riserva” fortunata.
All’interrogativo posto dagli inquirenti, tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino pur non rientrando in nessuna priorità, hanno risposto all’unisono: si trattava di dosi avanzate.
Veniamo al dunque: cosa rischiano i protagonisti? Dipende.
Per i medici, si ipotizza il reato di peculato, mentre per i “pazienti” una sanzione amministrativa sino a 5000 euro.
Considerando le conseguenze, ne è valsa davvero la pena fare i furbetti?
Massimo Sportelli