Turi

Gli haters “seriali” di Mistral colpiscono ancora? Sì, ma questa volta hanno preso un bel palo..

Ebbene sì, c’è gente che, probabilmente, non avendo molto a cui pensare (o forse non riescono) o da fare,  hanno deciso di avere come loro obiettivo primario nella vita, quello di essere degli haters seriali di Mistral. E se gli fà stare bene, che continuino pure. Andiamo con ordine.

La nostra testata, possiede due pagine social, una su Facebook e l’altra su Twitter: entrambe collegate l’una all’altra, ovvero ciò che è pubblicato su una pagina si vede anche sull’altra.


Purtroppo abbiamo subìto un attacco hacker su entrambe le pagine, (e purtroppo non è la prima volta che succede) e ce ne siamo accorti grazie al messaggio inviatoci dal social network Twitter (come si può notare dall’immagine sopra) che cher primo e solo, ci aveva segnalato subito un problema. Ricevuto il campanello d’allarme, abbiamo subito bloccato la pagina Facebook Mistral TV, per cercare di evitare il “propagarsi” di questo attacco informatico, che purtroppo aveva già cominciato parte della sua “opera”.

Dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare: i nostri haters preferiti, avevano notato subito, che vi erano alcuni like provenienti da utenti che risiedono in chissà quale parte del mondo, e da lì si sono sbizzarriti con i loro fantisci commenti: da subito erano arrivati ad una conclusione: Mistral acquista profili falsi per rendersi più appetibile sul mercato; Mistral è narcisista..e ch più ne ha più ne metta. Peccato però, che non hanno avuto il coraggio di fare il nome della testata in maniera esplicita (tanto sono coraggiosi) sostituendo il nostro nome con “Testata locale” ecc. ecc., credendo forse di avere degli stupidi che non avrebbero capito di chi stessero parlando. Ma andiamo avanti.

“L’esplosione ormonale”, si è avuta quando hanno visto che la pagina Facebook Mistral non era più visibile: olè!! (visto il clima calcistico dei prossimi europei questa esclamazione ci stà tutta) probabilmente, erano convinti di avere una forza tale da poter abbattere una testata giornalistica o forse la forte gioia non gli permetteva di avere una lucidità mentale tale da poter analizzare i fatti da un’altra prospettiva. Avranno pensato che i loro commenti, avrebbero spinto la nostra testata a chiudere la pagina. Che ingenui (o capre?). La pagina è stata temporanemente resa non accessibile solo per un motivo: proteggerla dall’attacco informatico. Ma allo stesso tempo mi rendo conto che per molti di voi questo era difficile da comprendere.

Cari haters, ci fate davvero tenerezza! E non potrebbe essere altrimenti..basta solo analizzare il pulpito da cui proviene la predica che ci dà ancora più forza per andare avanti.

Ma sopratutto: in merito alla “latente” accusa che Mistral “acquisterebbe” like, vi rispondiamo con questa immagine: 

in questo grafico (lo spieghiamo perchè abbiamo il timore che ci sia una forte lacuna di comprensione da parte di questi signori) potete notare che di “mi piace a pagamento” non vi è traccia… non ne abbiamo bisogno….Vi diremo di più, potete contattare qualsiasi nostro sponsor per potergli chiedere se come strategia di marketing Mistral abbia mai mostrato loro il numero di Like o Follower; inferisco: anche senza sponsor Mistral ci sarà sempre. Fatevene una ragione.

Inoltre, un piccolo consiglio, la prossima volta, prima di giungere a conclusioni affrettate, pensateci bene (se ci riuscite a pensare) ma ho i miei dubbi.

Purtroppo la vostra foga di esprimere le vostre conclusioni, vi ha fatto commettere un grande errore, quale? Lo scoprirete vivendo.

Infine, per Mistral, “Miss Italia” non è finita, anzi è appena cominciata, e questo spettacolo lo guarderemo insieme, e a decidere chi sarà “l’attore e lo spettatore” sarà un giudice.. Noi i processi li facciamo nelle sedi opportune, non sui social.

Vi lasciamo con quest’altra immagine, nell’auspicio, che almeno con queste, riuscirete a capire il contenuto di questo articolo, un pò come facevano i nostri nonni o bisnonni, che non sapendo leggere, per capire il contenuto del giornale guardavano le foto.