Turi: suona il postino. Anzi no.
Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Parole sante quelle pronunciate da Agatha Christie, che come non mai, in questo contesto ci stanno come il cacio sui maccheroni.
Riceviamo in redazione una segnalazione di un cittadino che lamentava il fatto che, nonostante fosse sempre presente in casa, puntualmente ogni qualvota si recava il postino per consegnare una raccomandata, lasciava il famoso “avviso di giacenza” ad indicare quindi, che in casa non vi fosse nessuno. Pertanto, dopo i due giorni “canonici” previsti dall’avviso, ci si deve presentare in posta per il ritiro della raccomandata.
Beh, di sicuro abbiamo compreso il disagio del cittadino, ma una sola segnalazione non è sufficiente per affermare che si tratta di un problema comune. Per questo, scrivo un post sui social, per chiedere se questo problema fosse diffuso tra la gente, e di là una serie di segnalazioni. Allora qui il discorso cambia radicalmente: il problema “avviso di giacenza” non è un caso isolato.
Tra le segnalazioni ne arriva un’altra abbastanza bizzarra. Un cittadino, riceve il suo “caro” avviso di giacenza, si reca all’ufficio postale per ritirare la raccomandata ma, udite udite in posta non vi era traccia: la raccomandata era svanita nel nulla.
Una domanda è d’obbligo: perchè questo accade?
I più buoni ipotizzano che questo fenomeno dipenda dalla situazione “Covid” ovvero, il postino cerca di evitare qualsiasi contatto con il cittadino. Diamola per buona. Ma se così fosse, si andrebbero ad aggiungere alle code chilometriche (che ogni tanto si verificano in posta) altre persone, pertanto di disagi se ne creerebbero due.
I più maliziosi, invece, affermano che tutto questo accada per accelerare i tempi di consegna: beh, se pensiamo che quando il postino deve consegnare una raccomandata deve: citofonare, attendere che il destinatario della posta lo raggiunga, far firmare e poi consegnare la lettera ci vuole un pò di tempo; se invece si lascia l’ormai famoso avviso di giacenza, allora i tempi si riducono notevolmente.
Egregio Direttore dell’ufficio postale turese, in merito a questi episodi, vorrebbe dirci qualcosa? Noi siamo a disposizione per ricevere comunicazioni in tal senso.
Ma almeno in questo caso, non lasciateci “l’avviso di giacenza”.
Massimo Sportelli