Degrado, accoltellamenti, caporalato e risse. Ma è davvero questa Turi?
Mai come quest’anno. Sta succedendo di tutto e di più, qui a Turi.
Insieme alla raccolta delle ciliegie, puntualmente ogni estate, arrivano le polemiche legate ai lavoratori stagionali stranieri, che raggiungono Turi, appunto, per fornire manodopera alle imprese agricole.
La musica è sempre la stessa: ci si lamenta sempre del degrado che questi generano sul territorio (pensiamo ad esempio che questi lavoratori, si trovano ovunque nelle strade del paese: da dormire sulle panchine in villa per finire a lavarsi alle fontane pubbliche); spesso questi generano delle risse in luoghi pubblici. Si appunto le risse. La più brutta è avvenuta proprio nei giorni scorsi, dove due lavoratori staginali si sono addirittura accoltellati nei pressi di una pizzeria (che era anche chiusa), suscitando disdegno del titolare il quale racconta tramite un video pubblicato su facebook, che oltre al danno dovrebbe subire la beffa: in seguito a questo episodio i carabinieri gli avrebbero preannunciato una sanzione, per aver venduto alcolici a persone che sarebbero state già in stato di ubriachezza.
Sempre sui social, poi, si sono scatenati i politici locali.
Il tutto parte da un post pubblicato dall’ex Consigliere comunale Vito Notarnicola, il quale, tra le altre cose, “accusa” i politici appartenenti rispettivamente alle sezioni cittadine di FDI e Lega, di provare :“schifo solo nel vedere lavoratori migranti in giro”., aggiungendo che questi atteggiamenti altro non farebbero che :” generare l’odio e l’indifferenza verso queste persone”.
Immediate le repliche di Leo Girolamo ed Imma Bianco rispettivamente Consigliere Comunale ed Assessore al Comune di Turi ed iscritti al partito della Meloni.
A farla breve, i due contestano al Notarnicola di provare qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei lavoratori stagionali stranieri parlando di querele per poi (ovviamente) finire per metterla su un piano politico, sbattendosi in faccia le diverse “catasrofi politiche” che avrebbero a loro volta generato.
Domanda. Ma queste polemiche a cosa servono? Risolverebbero i problemi? Le risposte vengono da se.
A parte la forma (discutibile) con la quale Leo Girolamo, contesta il contenuto del post all’ex Consigliere ( “Secondo me hai “ca**to fuori dal vaso””), probabilmente, tutti i politici locali, farebbero bene a chiudersi in un galante e rispettoso silenzio.
Se infatti entriamo un pò nel merito di molti aspetti politici ci sarebbe da gridare allo scandalo per molte..tante cose; Ricordiamo la Foresteria costruita qualche anno fa nei pressi del campo sportivo? bene, quelle casette, attualmente sono sparse nelle campagne turesi: costo? 300 mila euro circa; il consigliere Leo Girolamo, turese dalla nascita, perchè durante la campagna elettorale non ha proposto già da allora una soluzione per questi problemi, anzichè parlare di bonus biciclette? Ce lo siamo dimenticati che il nostro comune è stato commissariato per più di un anno? Ed allora, cari politici, condividete il “galante silenzio”?
Il punto è un’altro: ovvero questo articolo:
Notizia dei giorni scorsi: lavoratori a “nero” nelle campagne, tra cui stranieri senza permessi di soggiorno e già colpiti da provvedimento di espulsione.
Se si cuntinua a reclutare manodopera in questa maniera, Turi sarà sempre vista come una meta dove si può lavorare pur essendo irregolari; oppure, se il prezzo “imposto” dai commercianti agli agricoltori per l’acquisto delle ciliegie sarà sempre più basso, non potrebbe generare il ricorso a manodopera “low cost?” Come mai molti italiani non vogliono lavorare nei campi?
Se, tutti insieme, politica, parti sociali si adunassero per trovare soluzioni a questi interrogativi, probabilmente, il ricorso a manodopera stagionale straniera si ridurebbe notevomente e di riflesso, meno risse, meno degrado. No?
Massimo Sportelli