MUSICA E PAROLE, UN INTENSO LEGAME CHE DONA ARIA DI FESTA
di Marco Troisi
La musica comunica, non solo emozioni, anche immagini che ci portano lontano con la fantasia. Infatti, il primo melodramma conosciuto è un lavoro di C. Monteverdi dal titolo “L’Orfeo, favola in musica” (1607). Invece la “Turandot” di G. Puccini (1924), l’ultimo capolavoro del melodramma, è una fiaba. Detto ciò, pure a Turi si rinnova l’intenso legame tra musica e parole: il 23 agosto 2021, in vista della festa di Sant’Oronzo, intere famiglie, il sindaco, la Dott.ssa Tina Resta, si ritrovano in piazza S. Orlandi, alle ore 20,00, per il “Concerto da fiaba, spettacolo musicale per narratore e banda” presentato da Raffaele Valentini. I musicisti, per lo più giovanissimi, formano il gruppo musicale “Giovaninbanda”. La band racchiude in sé l’esperienza di tre associazioni musicali: la “Conturband” di Turi, la Banda Cittadina di Turi “Don Giovanni Cipriani” e “Il Setticlavio” di Noicattaro. Tutti indossano un completo vivace che richiama l’arzillo personaggio creato da C. Collodi, nel 1881, e tramandato alle generazioni con tanti film, ovvero Pinocchio. Il concerto è proprio incentrato sulla storia del famoso pezzo di legno diventato bambino che stasera prende vita grazie alla bacchetta di Margherita Dipierro, Maestra dell’Associazione “Guarda che banda”. È lei a dirigere l’esecuzione di “Pinocchio, storia di un burattino”, testo e musica di E. Tiso. La narrazione è affi-data a Enza Molinari: la sua lettura espressiva si fa tutt’uno con la musica e le immagini, proiettate sul maxischermo, tratte dal libro “Pinocchio prima di Pinocchio” di A. Senna. Così viene regalata ai presenti un’emozione unica parago-nabile soltanto alla magia dalla celebri fiabe musicali, una per tutte, “Pierino e il Lupo” di S. Prokof’ev (1936). Ma, come accade alle fine di ogni fiaba, occorre tornare alla realtà. Quindi la serata prosegue con un intermezzo folk in cui le parole di Pasquale Del Re e il canto di Andrea Lenato ricordano il passato: il nostro “C’era una volta”. Ed ecco, fare memoria ci esorta a fare molto per il futuro dei giovani. Già con “Tutti fuori”, una rassegna di eventi ludici dedicati ai ragazzi, penalizzati negli anni della DAD, “Siamo stati uno dei paesi che hanno pensato all’essenziale, cioè ai nostri figli”, dichiara fieramente la Dott.ssa Resta che ha creduto, con il Responsabile artistico, Nuccio Gargano, in questo progetto. Purtroppo lo spettacolo di oggi chiude il calendario di tale rassegna, però è sempre sul futuro dei ragazzi che fantastichiamo ascoltando l’ultimo brano: “Imagine” di J. Lennon