Giuseppe Carenza, il pittore autistico che comunica con l’arte: “Il suo è un mondo di colori”.
di Massimo Sportelli
In occasione della festa Patronale di S. Oronzo, presso il Chiostro dei Francescani nei pressi della Chiesa di S. Giovanni, c’è stata una mostra di quadri, dipinti e creati da Giuseppe Carenza, un ragazzo autistico di 14 anni, con la passione per la pittura.
«E’ attraverso la pittura, ma soprattutto tramite i colori che Giuseppe esprime i suoi stati d’animo», è quanto affermato dalla Dott.ssa Annachiara Spada, non solo docente ma anche colei che segue nel suo percorso artistico il piccolo pittore. «Se notiamo, attraverso i colori Giuseppe ci racconta il prima e il dopo di una situazione» – prosegue la docente -. «Ad esempio, durante il lockdown, erano i colori scuri a padroneggiare sulle tele; dal grigio al nero; mentre il ritorno a scuola era rappresentato da una esplosione di colori vivaci: giallo, verde, rosso. Non serve essere degli esperti d’arte per capire quando Giuseppe viveva momenti di gioia o al contrario di tristezza». «Di arti ne ha provate tante, ma è nella pittura che esprime il meglio di sé», queste, invece, sono le parole pronunciate dalla Signora Grazia Pascalicchio, mamma di Giuseppe, che piena di orgoglio, ci racconta quanto sia fiera di suo figlio. «E’ partito per caso – aggiunge la mamma di Giuseppe – ma poi ci siamo resi conto che quando dipinge Giuseppe sta bene e noi da genitori vogliamo solo il suo bene.
La passione per la pittura aveva travolto Giuseppe tanto da creare una serie di quadri. Ma proprio tanti, da non poterli più tenere in casa. Ed allora, nasce l’idea di una mostra, affinchè tutti potessero conoscere le emozioni che attraverso i quadri, Giuseppe racconta.
Ma, oltre a questo, dietro la mostra dei quadri, si cela un messaggio sociale che Mamma Grazia ha voluto lanciare alla collettività: «Mi auguro che l’esperienza di Giuseppe possa essere d’esempio per tutte quelle famiglie che hanno delle persone diversabili, affinchè escano dalle loro case e non abbiano timore di nulla e di nessuno, soprattutto del giudizio negativo della gente e mostrare al mondo intero quanto sono bravi i loro cari».
Non possiamo fare altro che unirci all’appello di mamma Grazia: Non abbiate paura, e soprattutto non temete il giudizio di nessuno.
Come diceva Albert Einstein «La libertà consiste nell’indipendenza del pensiero dalle limitazioni dei pregiudizi sociali».