Turi, strutture ricettive al top, e il settore enogastronomico locale?
di Maria Pia Iurlaro
Il Comune di Turi conta quasi 50 B&B, veramente tanti per un paese come il nostro e incuriosisce sapere , specialmente in quest’estate post pandemica, se il settore ricettivo possa aver subito un decremento delle presenze. Lo chiediamo al proprietario dei B&B Dimora Rossi, Vito Rossi .
«Come ogni anno Turi fa il pieno di turisti soprattutto durante la stagione estiva, quindi, in generale è andata bene, va sempre bene, l’unica differenza si è notata nei prezzi che sono raddoppiati per il miglioramento dei servizi e svariati altri motivi di ogni struttura. »
Da quello che mi pare di capire i B&B turesi offrono sempre servizi nuovi , secondo Lei il Comune potrebbe darvi una mano per agevolare il turismo locale?
«Più che il Comune è il paese tutto che non sa cosa avviene nel nostro settore, perché giustamente non è visibile, contrariamente ad altri paesi dove esistono le zone commerciali, ad esempio a Monopoli in via Garibaldi ci sono molti locali dove si può pranzare o cenare, ed è facilissimo vedere i turisti presenti sul territorio, al contrario noi non avendole la sera Turi è quasi deserta perché i nostri clienti vanno altrove e quindi al paese non è visibile, come dicevo prima, il numero reale dei turisti.»
Nello specifico cosa manca ?
«Il nostro è un turismo soprattutto enogastronomico, sbaglia chi pensa il contrario, se chiedi ad un turista cosa ti ricordi della Puglia ti risponderà, la sua cucina. Il problema, secondo me, è che a Turi non c’è un vero ristorante tipico, ci sono pizzerie e ristoranti buoni senza dubbio, ma di strettamente tipico dove poter assaporare in maniera continuativa i nostri piatti locali, questo manca, oltre alla poca cooperazione, per fare un esempio, in 11 anni di attività non c’è stata una richiesta di collaborazione tra noi e i ristoranti, l’unica richiesta di collaborazione mi è pervenuta da Michele Boccardi con il suo ristorante “Menelao A Santa Chiara “. Il turista prenota prima la struttura e dopo si preoccupa di dove poter mangiare per cui, mi ripeto, non ho notato da parte dei ristoranti o pizzerie un interesse reale alla collaborazione. Una cosa che forse si dimentica è che strategicamente parlando unirsi è utile al miglioramento anche del singolo.»
Tralasciamo dunque personalismi e altro e facciamo crescere insieme un paese che a detta delle strutture ricettive è visitato tutto l’anno e che potrebbe con un po’ di impegno di tutti lasciare un segno nel cuore di chi lo visita.