Turi

TARI: “PAGARE TUTTI PER PAGARE DI MENO”

di Maria Pia Iurlaro
Nel comizio di minoranza il consigliere Spinelli afferma che dietro il vostro motto “paghiamo tutti per pagare meno” si penalizzano alcune categorie di cittadini, tipo chi vive solo in casa o gli anziani, è davvero così?
«“Pagare tutti per pagare meno” non è un motto ma un cardine della filosofia del Governo Resta che si è trovata nella necessità di rimettere in ordine i conti pubblici a causa delle politiche poco accorte che le precedenti amministrazione hanno adottato. E non è un’opinione ma un dato conclamato, testimoniato dal Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità schizzato a 3,5 milioni di euro, di cui 2.9 milioni riguardano proprio i mancati introiti TARI nell’ultimo quinquennio.
Venendo al caso specifico delle utenze monocomponenti, si trattava di un’agevolazione “a pioggia”, ovvero a prescindere dalla reale situazione reddituale, che prevedeva la riduzione del 30% per chiunque abitasse da solo. Rinnovare questa agevolazione, che a Turi riguarda 2.000 utenti, voleva dire dover ridistribuire il carico tributario sui restanti cittadini, poiché il costo del servizio di igiene urbana per legge deve essere interamente coperto dalla tassa versata dai contribuenti. Semplificando, avremmo dovuto chiedere ai turesi di pagare una TARI maggiorata per sostenere un beneficio indirizzato indistintamente ad una categoria di utenti che non necessariamente vive una situazione di difficoltà
economica..
Per il prossimo anno, laddove ci saranno le giuste risorse, valuteremo di inserire una specifica agevolazione volta a supportare i cittadini che si iscrivono nelle fasce di reddito più basse e gli anziani ospiti delle RSA la cui abitazione non sia abitata da altri familiari»
C’è stato un rialzo delle tasse o solo la non applicazione di un’esenzione?
«Questa Amministrazione, sin da quando si è insediata, ha scelto di fare ogni sacrificio per evitare l’incremento delle tasse comunali, nonostante i costi dei servizi siano progressivamente aumentati. Un’impresa che siamo riusciti a concretizzare, senza incidere sulla quantità e sulla qualità dei servizi offerti, lavorando sul recupero dei tributi evasi, convinti che sia nostro dovere tutelare i tanti cittadini corretti ed educare chi in passato si è dimostrato scorretto».
Il consigliere Spinelli parla di un rilancio da parte vostra di un emendamento della minoranza togliendo a loro la chance di essere autori dell’emendamento stesso, cosa ne pensa?
«Immagino che il consigliere Spinelli si riferisca al nuovo Regolamento TARI in cui, inizialmente, l’Amministrazione aveva stabilito che le nuove attività commerciali ubicate nella zona A1 del centro storico avrebbero usufruito per 36 mesi dell’esenzione dal pagamento della tassa rifiuti.
La durata della misura, introdotta per rilanciare il nostro borgo antico, non era frutto del caso ma era stata tarata in sintonia con il triennio coperto dal Bilancio di Previsione 2021-2023; nulla vietava di prorogare l’agevolazione alla fine dei tre anni, armonizzando il provvedimento con le risorse stanziate nel relativo Bilancio di Previsione.
Durante il dibattito consiliare, la minoranza propose di aumentare il periodo di esenzione a 60 mesi, senza una chiara logica tecnico-contabile. A quel punto, proprio nello spirito di collaborazione, si decise di accogliere lo spunto della minoranza e portare la durata a 72 mesi (6 anni); una scelta che non è stata dettata dalla smania di avere la primogenitura dell’emendamento ma sempre e solo dalla logica di “spalmare” il provvedimento su due trienni, in modo da procedere di pari passo con i Bilanci di Previsione».