MAGGIORANZA O OPPOSIZIONE?
di Massimo Sportelli
Mai come ora questo titolo ci stà come il cacio sui maccheroni.
Nell’ultimo consiglio comunale tenutosi lo scorso giovedì 28 ottobre, si è ampiamente discusso sulla questione agibilità delle abitazioni popolari site in via Cisterne. Dibattito molto animato, acceso, ma la cosa che lascia a bocca aperta è che a fare opposizione, insieme al gruppo di minoranza, c’erano anche i consiglieri di maggioranza Onofrio Resta e Teresita De Florio. No, avete letto bene, non stropicciatevi gli occhi.
Andiamo con ordine.
Il consigliere capo dell’opposizione Angelo Palmisano, aveva presentato un’interrogazione all’Assessore Maurizio Coppi, per chiedere dei chiarimenti se sulle abitazioni popolari vi fosse o meno presente il certificato di agibilità.
La risposta è sì. A sostegno di questa tesi vi erano diversi i riferimenti normativi, uno su tutti il DPR 380/01, ma di questo ne parlo ampiamente nel prossimo articolo.
Torniamo ai due consiglieri di maggioranza.
Dopo l’intervento dell’assessore Coppi attraverso il quale illustrava ai presenti le ragioni a sostegno dell’agibilità, la prima ad intervenire è stata la consigliera De Florio che interveniva poeticamente in questi termini «Posso fidarmi di un assessore che mente ad un consigliere della sua maggioranza? Assessore Coppi metto in discussione il suo operato».
Il “comportamento increscioso” che il consigliere addebitava all’assessore è che, durante una conversazione whatsapp avvenuta tra il gruppo di maggioranza, alla domanda posta dalla De Florio, se sulle abitazioni di via Cisterne vi fosse o meno il certificato di agibilità, la risposta secca dell’assessore Coppi sarebbe stata sì, per poi scoprire ( a dire della De Florio) che in realtà le cose non stavano come il Coppi le raccontava.
Come detto prima, nell’articolo che troverete nelle pagine successive, in realtà scoprirete che le cose stanno proprio come asserisce l’assessore Coppi. Ma andiamo avanti.
Arriva il momento del consigliere Onofrio Resta. E qui, apriti cielo.
Ennesimo attacco all’assessore all’edilizia popolare; qui invece “l’accusa” era un’altra: secondo il Resta il Coppi, doveva argomentare il problema agibilità prima con i componenti della maggioranza e poi in consiglio comunale, senza passare per la TV ( fa riferimento alla puntata di Libera..Mente ove partecipò l’assessore Coppi il giorno in cui ci fù la consegna degli alloggi popolari ndr).
Inutile raccontarvi quanto cresceva vertiginosamente la soddisfazione della minoranza mentre assisteva a questo spettacolo.
Viva Dio che la nostra Costituzione ci lascia il diritto di esprimere la critica che ora eserciterò.
Consiglieri Resta e De Florio, ma cosa aspettate a sedervi tra i banchi dell’opposizione? Quando finirà questa farsa politica?
Inaudito, sentire un consigliere comunale parlare durante un consiglio comunale di ciò che avviene su chat private tra i componenti della maggioranza; inaudito, utilizzare in questa assise, risposte date dall’assessore Coppi in maniera informale in un gruppo, anche se virtuale, dove dovrebbero esserci presenti solo amici… o qualcosa di simile.
Ergo, secondo la De Florio, la fiducia nei confronti di un assessore verrebbe meno per una risposta data su una chat.
Ma a chi la vuole raccontare? Consigliere, ne trovi un’altra di causale per giustificare questa tesi: forse ambisce al ruolo di assessore che non arriva? E se così fosse, si armi di coraggio e responsabilità e dica chiaramente che vorrebbe lasciare la maggioranza per queste ragioni e si assuma la responsabilità senza troppi giri di parole.
Sempre durante l’interrogazione, l’assessore Coppi ha proposto di rendere pubblico il contenuto della chat: ed allora cosa aspetta a farlo consigliere De Florio? Tanto ormai è stata lei stessa a renderla parzialmente pubblica durante il consiglio comunale. Onofrio Resta: cosa posso dire ad un politico che è stato eletto sindaco del comune di Turi per ben due volte e che puntualmente per entrambi l’epilogo è stato lo stesso, ovvero la “caduta” dell’amministrazione?
Ora vorrebbe dare lezioni di “buona politica”. Sarebbe come avere un semaforo nel deserto: a cosa servirebbe? Chi si fermerebbe ad un semaforo rosso nel deserto?
Caro professore, le lezioni di politica avrebbe potuto darle a suo tempo, ma oggi è troppo tardi.
Al contrario, anche lei, si assuma le sue responsabilità insieme alla collega De Florio, passi dall’altra parte della barriera, tanto non se ne accorgerebbe nessuno. O forse, la ostacola il pensiero che un eventuale passaggio in minoranza potrebbe dare origine all’opinione pubblica che dove c’è lei (politicamente parlando) ci sono sempre spaccature?
Se questa fosse la sua preoccupazione sarebbe anche comprensibile, perché come diceva Agatha Christie « Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova»