Dimensionamento scolastico: siamo alle solite
di Marilena Lerede
Dopo qualche anno di tregua, siamo di nuovo a parlare del dimensionamento scolastico dell’Istituto Pertini-Anelli, una questione che si ripresenta periodicamente ma, ahimè, quest’anno con un inatteso e grave colpo di scena! A distanza di 50 anni (circa) dalla sua nascita e dopo 35 anni di autonomia, qualcuno ha deciso di suonare la campana a morto per il glorioso ITES PERTINI di Turi. Infatti, non si è mai visto che una dirigente scolastica, affiancata dall’intera comunità scolastica, chieda che la propria scuola, appunto il Pertini-Anelli, perda la sua autonomia e venga accorpata ad altro Istituto (senza tentare altre soluzioni o proporre nuove alternative e strategie).
In effetti, quello della preside Caldararo è un suo vecchio obiettivo: infatti in un articolo del 25 Aprile 2018 l’allora assessore comunale uscente alla pubblica istruzione scrisse un articolo, che mi lasciò allibita, nel quale esprimeva tutto il suo disappunto per una delibera della Regione che, disattendendo i termini previsti dalla legge regionale, assegnava al Comune di Noicattaro una sede staccata dell’Istituto Professionale Alberghiero di Polignano mentre la stessa giunta regionale non aveva accettato la sua proposta di accorpare il Pertini-Anelli di Turi al Consoli-Pinto di Castellana. In realtà, si trattò di una sua spontanea iniziativa giacchè quella scellerata proposta non fu mai valutata né presa in considerazione dagli organi collegiali dell’Istituto Scolastico (Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto) né tanto meno dal nostro Consiglio Comunale per l’ovvia ragione che così facendo l’ITES PERTINI avrebbe perso la sua autonomia, con evidenti ripercussioni negative sulla sua gestione didattica, progettuale e amministrativa!
In tutti i suoi anni di esistenza il nostro Istituto, pur dovendo confrontarsi e competere con scuole di antica tradizione e maggiore radicazione sul territorio, si è sempre distinto per la qualità e serietà della propria offerta formativa e progettuale, ricevendo diversi e convinti riconoscimenti da parte di alunni, famiglie e istituzioni. La cosa che mi rattrista è che la stessa Caldararo, seguendo un percorso ondivago e alquanto contraddittorio, in veste di amministratore comunale e di genitore di un alunno che frequentava l’istituto, è stata in prima linea con la sottoscritta e tantissimi altri docenti, genitori e alunni, a difendere con fermezza l’autonomia dell’istituto, quando ragioni politiche e di campanile nel 2016 ci sottrassero il Montale di Rutigliano.
La Caldararo, ora che è diventata Dirigente Scolastica del Pertini-Anelli e che pertanto dovrebbe avere a cuore le sorti della “sua scuola”, proponendo strategie, soluzioni e progetti che invoglino gli alunni e le famiglie ad iscriversi con entusiasmo e fiducia (come è avvenuto nei suoi lunghissimi 50 anni di vita) presenta ora come unica proposta quella di accorpare il Pertini-Anelli al Consoli-Pinto di Castellana.
E’ fin troppo evidente che tale obbiettivo è studiato e perseguito da diverso tempo e si muove nella direzione di far perdere l’autonomia al Pertini, a tutto vantaggio del Consoli di Castellana, istituto che negli ultimissimi anni ha registrato una fase di decremento nelle nuove iscrizioni.
A Turi sappiamo fare solo questo: andare contro i nostri stessi interessi, dimostrando un autolesionismo che non ci ha mai fatto onore, anzi. A questa ovvia conclusione arrivo anche perché la decisione del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto è stata abbondantemente “orientata” dalla Dirigente Scolastica la quale ha smontato qualsiasi proposta alternativa fatta e tesa a tentare di salvaguardare il nostro Istituto.
Invece, lei, senza nemmeno combattere, ha deciso di gettare la spugna, arrendersi.
Può essere condivisa una simile scelta? Fino a quando il paese può essere succube di simili comportamenti autolesionistici? E’ possibile tollerare che la Preside Caldararo persegua il suo vecchio obiettivo del 2018 di far perdere l’autonomia del Pertini, per fare un regalo all’alberghiero di Castellana?
Su questo problema, ieri come oggi, non abbasseremo la guardia e faremo di tutto, ancora una volta, per fare quadrato attorno al nostro Pertini. Anzi, mi auguro che si possa formare un movimento di opinione pubblica che, coinvolgendo forze politiche e singoli cittadini, faccia le giuste pressioni e porti avanti le nostre sacrosante ragioni (come sanno fare gli altri comuni a noi viciniori) .
Nel 2018, la Caldararo così concludeva il suo articolo-denuncia: “ A Turi siamo stati messi sotto i piedi.”
Faccio mia questa amara conclusione, ma con una aggiunta: A Turi siamo stati messi sotto i piedi, anche dagli stessi turesi.