IMPRENDITORE EDILE TURESE INTASCA SOLDI E DIVENTA UN “FANTASMA”
“I lavori inizieranno a breve. Anche domani.” E da quel “domani” è passato un anno ma i lavori non sono mai iniziati. Ma andiamo con ordine.
Il 2022 sarebbe stato l’anno dell’ ecobonus 110% o del bonus facciate al 90%, con sconto in fattura o cessione del credito. Allettante, sia per le imprese edili sia per i cittadini. Perché non approfittarne allora? Ed infatti un condominio sito in Turi, decide di effettuare lavori sulle facciate esterne delle abitazioni, per questo decide di contattare una impresa locale, anzi, fù proprio questa a proporsi per effettuare i lavori. Ed allora si parte: prima il preventivo, poi delibera condominiale ed il gioco è fatto. Si, ma per l’impresa, non per i condomini.
Su un preventivo di quasi 200 mila euro i condomini, attraverso il suo amministratore di condominio, versano all’impresa incaricata la somma di 17 mila euro per iniziare i lavori.
Ricevuto il pagamento, l’imprenditore comincia a lanciare a raffica una serie di scuse per tardare ( per poi non effettuarli proprio ndr) i lavori: “Ho un dipendente infortunato” (come se per effettuare i lavori di ristrutturazione fosse necessaria la presenza di un solo dipendente)oppure “Sono in attesa di ricevere le impalcature” rassicurando i condomini che, sempre a quel famoso “domani” i lavori sarebbero cominciati.
Ebbene, inutile dire che quei lavori non sono mai iniziati.Ed è passato un anno. Ma se nella fase iniziale l’imprenditore aveva almeno la decenza di rispondere al telefono, dopo un po’ smette anche di fornire risposte al condominio.
Quest’ultimo, ha cercato in tutti i modi di trovare soluzioni, una su tutte, chiede all’imprenditore di restituire l’acconto di 17 mila euro ricevuti. E qui piove sul bagnato. Se prima di questa richiesta il telefono squillava, dopo era perennemente irraggiungibile.
Ed in tutto questo, mentre i condomini vedevano svanire sia il loro credito che i loro soldi in una nebbia fitta come quella lombarda, l’amministratore del condominio “dormiva”. Anche lui, non solo non era in grado di fornire risposte, ma sembrava quasi cascare dal cielo quando sentiva parlare di questa impresa, come se non fosse mai stato a conoscenza dei fatti.
Che dire, per il momento è tutto, ma caro imprenditore stanne ben certo che ti verremo a trovare, ovunque tu sia, fosse anche in Lapponia nella casa di Babbo Natale. Ma questa volta verremo con le telecamere per dare un volto a questo “fantasma”.
Massimo Sportelli