Cronaca

TRA LE DUE LISTE C’E’ UN ABISSO: BISOGNA VOLTARE ALTRO CHE RESTARE

Vi giuro, ero convinto che oggi ci sarebbe stato il comizio della lista Resta per Turi, ed allora avevo già preparato l’articolo con un bel copia e incolla, tanto nei loro comizi raccontano sempre le solite storie: ripetiamo insieme e diciamo: va tutto bene, servono dieci anni, Turi è stata asfaltata.

Ma purtroppo le cose non sono andate come previsto. Mi sono ritrovato ad ascoltare tre “mostri” (nel senso più positivo del termine)  di cultura, eleganza e competenza dai nomi: Daniela Di Bello, Pasquale del Re e Angelo Gasparro (ovviamente era presente anche il candidato sindaco De Tomaso ndr).

Quali le differenze tra i comizi delle due liste?

Il Sindaco Resta urla come se non ci fosse un domani, invece tutti i candidati della lista Turi volta pagina, esprimono le loro idee con pacatezza, determinazione e cognizione di causa. La lista Turi volta pagina ha un chiaro programma politico, mentre la lista Resta per Turi non lo possiede proprio.

Sanità, associazionismo, cultura, opere, benessere collettivo, problemi sociali, amministrazione trasparente ecc ecc i temi affrontati nella stessa ora di comizio messa a disposizione per entrambe le liste. Serve aggiungere altro?

In sostanza: Turi è un paese che sta morendo a causa di una amministrazione che in 5 anni ha pensato agli interessi di pochi e non di tutti: dove la strada che è stata percorsa era via Rutigliano, ovvero la dimora del padrone Boccardi: perché è a lui che si deve dare conto dell’operato.

Ed è ovvio, che avendo i paraocchi, molte cose non sono state viste pur passando da sotto il naso: dal bitumificio a Sammichele, al disagio sociale (come egregiamente rappresentato da Pasquale del Re durante il suo intervento) dimostrato da indici come l’aumento di tossico dipendenti, di alcolisti, da gente che pur avendo acquistato casa a Turi dopo anni ha deciso di abbandonare il paese, oppure i giovani turesi che preferiscono uscire in altre realtà come i paesi limitrofi Conversano, Putignano. E come darli torto? Cosa ha offerto ed offre questo paese per intrattenere, motivare i giovani? Tre eventi l’anno: sagra della ciliegia, festa patronale e bacco per bacco. Finito.

Ma nonostante tutto, secondo il Sindaco Resta tutto va bene…. Forse per lei ed il Patron, ma non per l’intera collettività.

Insomma gli elettori hanno due possibilità: decidere se far morire o vivere il loro paese. A noi la scelta.

Massimo Sportelli